Caterina Vitale

PSICOLOGA DELLA GESTALT

Dottoressa

Psicoterapeuta Sistemico-Relazionale e Familiare

Chi scala la montagna porta con sé la cima .

(Salomo Friedlaender)

Di cosa mi occupo

disturbi d’ansia: attacchi di panico, ansia generalizzata, fobie, disturbo              ossessivo-compulsivo, stress

 

disturbi alimentari: anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbo da alimentazione incontrollata

 

disturbi dell’umore: disturbi depressivi, disturbi bipolari

 

dipendenze patologiche (affettive, droga, alcol, gioco, shopping, internet)

 

disagio esistenziale, scarsa autostima, crisi dell’adolescente, conflitti generazionali, genitorialità, difficoltà di socializzazione

Come Psicologa della Gestalt e Terapeuta Sistemico-Relazionale mi occupo di consulenza e sostegno psicologico incentrati sul presente dell’incontro terapeutico, per ristabilire i punti fermi e promuovere la ristrutturazione dell’individuo e delle sue relazioni. Il qui e ora.

In questa ottica ogni seduta serve a mettere in luce il vero colore del dipinto, la persona, che si rivelerà lungo il percorso. Ciò che conta innanzitutto è il sentire, in luogo del pensare; il vivere, al posto del programmare; l’accettare, invece di curarsi.

Chi si rivolge allo psicologo non ha bisogno di cura, nel senso di non dover aggiustare l’anima o la psiche, scoprendo cosa sbaglia e provando a cambiare.

In realtà è una necessità universale quella di vivere come si è, ma diventa molto difficile quando ci si scontra con il pensiero della famiglia, del partner, dei figli, dei colleghi di lavoro, degli amici. A quel punto ci si può sentire sbagliati perché diversi, si vuole trovare il modo di correggersi, di mettersi su una strada indicata da altri.

Fatta eccezione per il disagio psichiatrico, sostengo fermamente che ognuno di noi vive proprio grazie alle sue nevrosi e alle sue fragilità, e arriva al punto di rottura quando tenta di opporsi ad esse invece di accoglierle come illuminante punto di forza.

La terapia Gestalt
La terapia Sistemico Relazionale

Facciamo un esempio. Se io mi arrovello per tentare di eliminare i miei stati ansiosi, che pure mi provocano disagio nelle relazioni sociali e nel mio vissuto personale, non farò altro che alimentare un circolo vizioso, in cui l’ansia la farà da padrona, e io sarò sempre in balia delle sue ondate improvvise e sferzanti.

Se io riesco a capire, innanzitutto col mio corpo, poi con le mie emozioni, e infine con il mio pensiero, che l’ansia è il sintomo di qualcosa di più profondo, che può essere lontano o vicino nel tempo e nello spazio, proverò ad andare oltre, verso ciò che mi attanaglia davvero. Non è un cammino facile, ma può portare alla verità, la mia unica e speciale verità; l’ansia, pian piano, diventerà quasi una compagna di vita, il campanello d’allarme che mi avvisa che sto andando contro o sto calpestando la mia verità, me stesso.

© 2020 Caterina Vitale

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